Una nutrizione pro-longevità richiede una azione mirata sui processi metabolici. Conosciamone i meccanismi di azione per una strategia nutrizionale efficace ed utile ad una longevità in piena salute
Comprendere il metabolismo per nutrirsi in modo consapevole al fine di costruire una vita longeva e sana.
Si stima che l’essere umano abbia la capacità intrinseca di vivere oltre 115 anni. Ma quanto vivremo, e come, non dipende solo dai geni. Gli studi di epigenetica hanno dimostrato che esistono meccanismi in grado di riparare i danni del DNA e aumentare la longevità
Gli anziani sono più suscettibili alle infezioni come quella da coronavirus SARS-CoV-2 a causa di fenomeni come l’immunosenescenza e l’inflammaging. Alla loro origine però ci sono alterazioni epigenetiche che possiamo influenzare attraverso il nostro stile di vita
Invecchiando il sistema immunitario va incontro ad alterazioni e diventa meno efficiente. Ecco come processi quali immunosenescenza e inflammaging lo condizionano, esponendoci a maggior rischio di infezioni da parte di patogeni come il nuovo coronavirus SARS-CoV-2
Un gruppo internazionale di ricercatori ha individuato 9 “hallmark”: meccanismi chiave del processo di invecchiamento di tutti gli organismi e di molte malattie come cancro, diabete, patologie cardiovascolari e neurodegenerative. Centrale il ruolo dell’epigenetica
Nel corso della vita il codice genetico contenuto nelle nostre cellule accumula piccoli danni e i telomeri, le estremità dei cromosomi, si accorciano, rendendolo ancora meno stabile. Due fenomeni legati al processo di invecchiamento e alle malattie dell’età avanzata
Anche il cervello invecchia. La perdita di capacità cognitive è legata a cambiamenti neurobiologici, come l’assottigliamento della corteccia cerebrale. Oggi è possibile misurare questo processo e intervenire sia per rallentarlo sia per recuperare ciò che si è perso
Tra i 30 e i 60 anni si perdono circa 7,5 Kg di massa muscolare in favore della massa grassa. È un fenomeno fisiologico legato all’invecchiamento, che può diventare patologico. In questo caso si parla di sarcopenia. Il declino muscolare, però, può essere prevenuto